Quel 11 settembre 1973 in Cile

L’11 settembre alle 18:00 nella sala della Fondazione Enrico Berlinguer in via Emilia, 39 a Cagliari sarà proiettato il film documentario su Ignazio Delogu, in collaborazione con Società Umanitaria, Centro Servizi Culturali di Carbonia e Associazione Amici della Miniera di Carbonia, prodotto dai CSC della Società Umanitaria Sardegna con il sostegno della Fondazione di Sardegna, regia e sceneggiatura di Marco Antonio Pani. Per la Fondazione Enrico Berlinguer interverrà Gianni Piras, presidente del cda. L’iniziativa è intitolata: un italiano amico dei cileni. Lo stesso docufilm è stato proiettato il giorno 5 settembre a Santiago del Chile nel Museo de la memoria y derechos umanos. E’ il primo appuntamento organizzato dall’Associazione Chilenos de Sardegna, dalla Fondazione Enrico Berlinguer, dall’ANPI e dalla CGIL Cagliari e dalla Fondazione di Sardegna nell’anniversario dei 50 anni del golpe cileno che, oltre ad aver segnato di lutti e dolore il Cile, ebbe una rilevanza e influenza in tutto il mondo.

L’11 settembre 1973, dopo diversi tentativi, il generale Augusto Pinochet, prese il potere con un colpo di Stato assediando il Palazzo Presidenziale, attaccandolo via terra e bombardandolo con i caccia in dotazione all’aviazione. Il presidente socialista eletto democraticamente, al governo dal 1970, Salvador Allende morì nel corso dell'attacco. Le cause della sua morte sono rimaste controverse: la tesi ufficiale divulgata subito dopo l’attacco a La Moneda sostenne si fosse suicidato con un fucile mitragliatore che stava utilizzando per difendersi. Mentre gli oppositori al nuovo regime, sia in Cile sia all'estero, sostennero subito la tesi dell'assassinio da parte dalle truppe di Pinochet durante l'irruzione finale all'interno del palazzo che stava difendendo.

Il golpe di Pinochet ebbe un'influenza politica enorme in tutto il mondo. Con l'appoggio a Pinochet, gli USA mandarono un monito a tutti i partiti socialisti del mondo. Gli USA avrebbero impedito la formazione di governi di ispirazione socialista, anche se democraticamente eletti, in tutti i Paesi dell'America Latina. Tale obiettivo sarebbe stato perseguito mediante la cosiddetta operazione Condor, con la quale promossero la formazione di governi autoritari in vari Paesi dell’America Latina.

I fatti cileni ebbero un‘influenza enorme in Italia. Enrico Berlinguer, segretario del PCI, ne trasse una lezione che influenzò profondamente la politica italiana negli decenni successivi con la politica del “Compromesso storico”. La prima parte de “Le riflessioni sull’Italia dopo i fatti del Cile” di Enrico Berlinguer fu pubblicata il 28 settembre sul settimane Rinascita, la seconda parte il 5 ottobre senza suscitare reazioni significative. È con la terza parte, pubblicata il 12 ottobre 1973 e il 13 ne “l’Unità” che si aprirà una vasto dibattito nel partito e nel paese tracciando la direzione della politica del PCI per gli anni a venire. Soprattutto per la chiusura dell’articolo “La gravità dei problemi de paese, le minacce sempre incombenti di avventure reazionarie e la necessità di aprire finalmente alla nazione una sicura via di sviluppo economico, di rinnovamento sociale e di progresso democratico rendono sempre più urgente e maturo che si giunga a quello che può essere definito il nuovo grande “compromesso storico” tra le forze che raccolgono e rappresentano la grande maggioranza del popolo italiano”. Le riflessioni di Enrico Berlinguer segneranno un’epoca nella politica italiana.

Per l’Associazione Chilenos de Sardegna “La scelta di proiettare questo film anche in Sardegna, idealmente vuole creare un ponte con il Cile, in quanto esso verrà proiettato anche a Santiago, al Museo dei Diritti Umani” … “Ignazio Delogu, fu un grande conoscitore del Sud America, conobbe i cileni come Pablo Neruda e Salvator Allende e quando ci fu il colpo di stato in Cile, dimostrò da subito solidarietà a quel Popolo, aiutando tanti esuli cileni, che grazie a lui arrivarono in Italia e divenne anche Segretario dell’Associazione Cile-Italia”. “Questo evento, sarà il primo di tanti altri, che ci vedranno assieme ad altre associazioni, unite per far conoscere il Cile, il suo Golpe e per ringraziare i tanti italiani, che hanno permesso a tanti esiliati cileni, di arrivare in Italia”.

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