Piccolo reportage fotografico del centenario di Berlinguer
di Gabriele Calvisi
Per andare a Sassari il 25 maggio, vengono a prendermi a Tiria non disponendo da una settimana dell’auto. Ci pensa gentilmente Gianni Piras, il presidente del consiglio di amministrazione della Fondazione Enrico Berlinguer, imbarcato da Marco Muscas e Pietrina Canu a Uras provenienti da Cagliari, anche loro componenti del cda: tutto lavoro volontario e gratuito ben inteso come abbiamo sempre fatto dall’inizio della nostra militanza nel PCI dal ’72 in poi, insomma in quegli anni.
Non faccio parte di nessun organismo della Fondazione Enrico Berlinguer, mi occupo con altre persone, da qualche settimana solo della comunicazione o meglio del sito e della pagina Fb, me l’ha chiesto Tore Cherchi, presidente del comitato di indirizzo della Fondazione, e Gianni: per me un onore. E come tale sono stato accreditato per la cerimonia all’Università di Sassari a cui partecipa il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Loro, invece, assieme ad altri membri della Fondazione, potranno assistere nell’Aula Magna alla presenza di Mattarella.
I giornalisti, i fotografi, tranne quelli della presidenza della repubblica, della Rai e del giornale sassarese e cagliaritano, sono relegati, appena arriva il Presidente, in tre stanze al primo piano che dà sul loggiato del bel palazzo dell’Università. E dunque possiamo seguire in un monitor tutta la cerimonia.
Prima di essere rinchiuso nelle stanze riservate alla stampa, ho occasione di vedere l’arrivo degli invitati, uomini e donne, politici, accademici, giornalisti, imprenditori, sindacalisti, insomma molta classe dirigente di ieri e di oggi.
Si avvicina il capo del cerimoniale della presidenza della Repubblica e rivolto a Tore dice: -“Il Presidente vuole incontrare lei e Sposetti (il presidente nazionale dell’ associazione delle fondazione Enrico Berlinguer) prima di tutti e prima di entrare nell’Aula Magna”. Tore non si scompone, conosce Sergio Mattarella da quando era parlamentare del PCI. Del resto la Fondazione Enrico Berlinguer sarda è stata fondamentale anche per la presenza a Sassari del Presidente della Repubblica.
L’arrivo di Mattarella è preannunciato dal canto del Coro dell’Università di Sassari con uno splendido “Procurade ‘e moderare” che sale dal bel giardino sotto il loggione e dai quattro Corazzieri che alteggiano ai lati della lapide coperta con il drappo rosso e blu, dove aspettano i figli di Enrico Berlinguer. Il Presidente appena arriva è accompagnato allo scoprimento della lapide, posta vicino a quella di Francesco Cossiga. Il rettore, strattona, ma non riesce a scoprire la lapide, continua a strattonare inutilmente, poi finalmente riesce a togliere il drappo.
Il corteo si sposta all’Aula Magna, fiorita con i colori del tricolore. Il tenore Francesco Demuro canta l’Inno di Mameli con tono risorgimentale perentorio. Poi gli interventi. Prima il magnifico rettore Gavino Mariotti, poi il presidente della Regione Christian Solinas che fa un bel discorso, sorprendendomi, ma troppo lungo per essere un saluto, piuttosto sembrava una prolusione ombra come dirà poi Omar Chessa. Poi parla la Ministra dell’Università Maria Cristina Messa e dunque la bella prolusione ufficiale declamata con passione e sudore da parte di Omar Chessa.
Fuori protocollo prende la parola il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con un breve e sentito ricordo di Enrico Berlinguer.
Non poteva mancare la voce della famiglia con la primogenita Bianca Berlinguer che fa un discorso emozionante: bravissima.
La cerimonia si conclude con la consegna a Bianca Berlinguer dell’attestato di Alta benemerenza per il padre decretato dal Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Sassari.
Un gustoso buffet ristora i convenuti.
Poi si va in Via Dante per scoprire la lapide disegnata dall’artista Igino Panzino su incarico del Comune di Sassari. Una lapide dalle geometrie auree di sobrio rigore che soffre del posizionamento. E poi a vedere al Cine Teatro Astra il bell’atto unico “La Partenza di Enrico” di Cosimo Filigheddu messo in scena da Teresa Soro, Alessandra Spiga, Alberto Lubino per la regia di Mario Lubino.
----
Gabriele Calvisi, Bitti(NU) 1952, ingegnere minerario, dirigente d’azienda, giornalista. Iscritto al PCI dal 1972 e poi al PDS e poi al PD. Appassionato di musica e di fotografia, autore della mostra fotografica “La Luce delle Clarisse” presso il Monastero santa Chiara di Oristano, 2017 e 2018. Ha auto pubblicato il libro fotografico “Cuba quel sogno insensato che l’alba accorda al desiderio”, 2017 e “La Luce delle Clarisse”, 2021. Si occupa della comunicazione, del sito e delle pagine social della Fondazione Enrico Berlinguer