In Via Emilia: Libri, autori e autrici per capire il presente
Una storica sede del dibattito politico - sardo e cagliaritano - si riapre alla città: a partire dal 3 giugno la Fondazione Berlinguer lancia un invito alla partecipazione attorno a un progetto culturale dal titolo In via Emilia - Libri, autori e autrici per capire il presente. Sei appuntamenti per riflettere su vita e letteratura, per decifrare la complessità dei nostri tempi in compagnia di scrittori, studiosi, giornalisti.
«Si tratta di un progetto di restituzione alla città di un importante luogo di dibattito, in uno dei quartieri più popolari e complessi del capoluogo. Uno dei nostri obiettivi è ricreare, non solo a Cagliari, luoghi di discussione e partecipazione, mettendo a disposizione una sede fisica e promuovendo motivi di incontro. Via Emilia è certamente una sede storica della politica per Cagliari e per la Sardegna, al di là dei partiti che si sono succeduti al PCI. Era un luogo di dibattito vivo che nel tempo è stato spento, questa rassegna vuole essere un punto di ripartenza, per tornare a discutere di buona politica e buona cultura».
Così Tore Cherchi, presidente della Fondazione Berlinguer. Mentre lo storico e scrittore Luciano Marrocu, coordinatore del comitato scientifico che cura la rassegna, aggiunge: «Via Emilia è stato per mezzo secolo uno dei luoghi simbolo del movimento democratico e progressista cagliaritano. Ci è sembrato di poter rinverdire questa tradizione, arricchendola con incontri di carattere più direttamente culturale. In programma autori e autrici che si sono dimostrati capaci coi loro libri di contribuire al dibattito anche su temi di più immediata e urgente attualità».
La rassegna prenderà il via venerdì 3 giugno con Paolo Nori, uno dei più apprezzati autori e traduttori italiani, tra i più sensibili esperti di letteratura russa, per un incontro dal titolo I romanzi russi parlano di noi.
Un dialogo con la giornalista Paola Pilia e Luciano Marrocu attorno a Sanguina ancora, testo fortunatissimo rilasciato dallo scrittore di Parma per Mondadori, finalista dell’ultima edizione del Premio Campiello. Libro che prende la forma di una biografia informale, il racconto dell’incredibile vita di Fëdor Dostoevskij. Un’occasione per parlare anche di Russia, per cercare di leggere nei grandi romanzi del passato un pezzo del nostro presente.
Sette giorni più tardi, venerdì 10 giugno, appuntamento con La pace, la guerra, i diritti, conversazione tra lo storico Marcello Flores e la giornalista de L’Unione Sarda Caterina Pinna. Al centro il rapporto contraddittorio e complesso tra storia e memoria, e il continuo tentativo di guardare al passato in termini strumentali rispetto alle esigenze del presente. Argomenti che Flores, tra fake news e revisionismo, ha raccolto e approfondito in Cattiva memoria: Perché è difficile fare i conti con la storia (il Mulino).
Storia e memoria sono i confini in cui si muove anche l’incontro di venerdì 1 luglio, protagonista la storica Anna Foa e il suo La Famiglia F. (Laterza), un’autobiografia familiare che a più riprese incrocia i momenti cruciali del ‘900 italiano. Come sfogliando un vecchio album vengono rievocati il fascismo, il carcere, la Resistenza, la Shoah, il dopoguerra, il ’68 e gli anni di piombo. A conversare con Anna Foa, per un incontro dal titolo Ebrei d’Italia, sarà la storica dell’Università di Cagliari Cecilia Novelli.
Gli incontri avranno inizio alle 18,30 e saranno introdotti da Pietrina Canu della Fondazione Berlinguer.
In via Emilia riprenderà poi a settembre, dopo la pausa estiva, con i libri di Paola Soriga, Mauro Tetti, Nicola Muscas, Valeria Deplano, Alessandro Pes e Luciano Marrocu. (n.m)