“Scrivere di Cagliari, scrivere da Cagliari”

di Luisa Marongiu.

A partire dal 16 settembre riprendono gli appuntamenti del progetto culturale "In via Emilia - Libri, autori e autrici per capire il presente" nella storica sede della Fondazione Enrico Berlinguer di Cagliari. L’appuntamento di venerdì 16 settembre alle ore 18:00, invita a riflettere su vita e letteratura, per decifrare la complessità dei nostri tempi in compagnia di scrittori, studiosi, giornalisti e avrà come sottotitolo “Scrivere di Cagliari, scrivere da Cagliari” con la presentazione dei libri: Isla Bonita di Nicola Muscas, 66TH AND2ND, Maicolgecson di Paola Soriga, Mondadori; Nostalgie della terra di Mauro Tetti, Italo Svevo. Dialoga con gli autori, e con il pubblico, Gigliola Sulis dopo la presentazione della serata condotta da Pietrina Canu della Fondazione Enrico Berlinguer.

Isla Bonita di Nicola Muscas, 66TH AND2ND

“Si chiama Santiago Ramiro Rodríguez, ma tutti lo conoscono come El Gordo. È un calciatore uruguaiano sul viale del tramonto che vive felicemente immerso nei suoi eccessi: l’alcol, le donne, il gioco d’azzardo. Ha guadagnato milioni col suo genio, e con la sua sregolatezza li ha sperperati tutti. Era una stella, ora campa alle spalle della suocera e di una giovane moglie. E, come se non bastasse, un biscazziere psicopatico che si fa chiamare El Carnicero (il macellaio) lo sta cercando per fargli pagare in natura i debiti di gioco. Ma al Gordo il destino concede un’ultima possibilità: un ingaggio a sorpresa, lì dove tutto era cominciato quando a vent’anni aveva esordito tra i professionisti. A Cagliari, sfavillante capitale della Sardegna, la sua isla bonita. In un crescendo picaresco di avventure e disavventure seguiamo un’incredibile stagione di sport, passioni e intrighi. Con la sua vita dissipata e la sua ansia di riscatto il Gordo costringe tutti ad affrontare la sfida del cambiamento. Attorno a lui, in questo romanzo che è anche una commedia corale, ruotano Firicano, un mefistofelico direttore sportivo; Morelli, un medico con un talento speciale per rimettere in sesto i campioni e per gli amori complicati; Aresu, un addetto stampa romantico e ingenuo; Laura, una giovane giornalista. In questo romanzo d’esordio, Nicola Muscas racconta splendori e miserie del gioco del calcio. Tra colpi di tacco e vendette spietate, tra rimpianti, rum e nostalgia.”

Nicola Muscas è nato a Cagliari nel 1983. Giornalista e scrittore, ha pubblicato per 66thand2nd il suo romanzo d’esordio “Isla bonita. Amori, bugie e colpi di tacco”. Ha lavorato per la radio, i giornali e le testate di informazione online. Scrive di calcio e cultura per Rivista Undici. Ex centrocampista di nessun talento, condivide il compleanno con Maradona e Dostoevskij.

Maicolgecson di Paola Soriga, Mondadori

“Quando Remigia viene al mondo, in una sera d’inverno del 1980, tutti, nella sua grande famiglia, si chiedono da dove sia uscita quella bimba dalla pelle scura scura e i capelli ricci come lana d’acciaio.

“Sembra Michael Jackson!” scherza lo zio Stefano ­quando la vede. E il nomignolo è destinato ad attecchire.

Remigia, detta Maicolgècson, cresce in un paese del Campidano non lontano da Cagliari, figlia unica ma circondata da cugini e cugine. L’amore per la musica arriva prestissimo: grazie agli zii e ai cugini più grandi a cinque anni scopre i Queen, Bob Marley e David Bowie, poi “Sanremo” e “Superclassifica Show” fanno entrare nel tinello dei genitori e nei suoi sogni di bambina Eros Ramazzotti, Laura Pausini e tutto l’olimpo della canzone pop italiana.

Mentre a scuola i compagni la prendono in giro chiamandola “marocchina” e “vucumprà”, a lezione di canto non la batte nessuno; così alla sua insegnante viene l’idea di mandarla in tv, al programma per piccoli cantanti di Sandra Milo. Il viaggio in nave, Roma, gli studi Rai di via Teulada, le luci, gli applausi… anche se quella prima esperienza non andrà proprio come se l’era immaginata, tanto che verrà archiviata come il suo “Grande Insuccesso”, Remigia ha capito cosa vuole fare da grande: cantare e ballare, come Madonna, come Michael Jackson. E, una piccola battaglia dopo l’altra, tra un successo e una delusione, un primo bacio e un’audizione, tenterà di difendere il suo sogno dalla malignità dei coetanei e dalle idee degli adulti su cosa a una bambina sia consentito desiderare e cosa no.

In una prima persona buffa e commovente intrisa di modi di dire sardi, che cresce e si affina di pari passo con la protagonista e il suo sguardo sul mondo, Paola Soriga ci regala il tenerissimo racconto di un’infanzia isolana e un tuffo nella cultura pop italiana degli anni Ottanta e Novanta. E lo fa con una lievità, una delicatezza e un’allegria linguistica rare.”

Paola Soriga è nata a Uta, in provincia di Cagliari, nel 1979. Dopo la laurea in lettere all’Università di Pavia, è diventata dottore di ricerca in letterature comparate all’Università di Roma Tre. È tra gli ideatori e organizzatori del festival di poesia Settembre dei poeti di Seneghe e di Sulla terra leggeri dell’Argentiera. Ha lavorato per quattro anni con la casa editrice romana la Nuova frontiera. Collabora con il quotidiano “La Repubblica”. Sue poesie sono state pubblicate su “L’Immaginazione”, “Poeti e Poesia”, “L’Accalappiacani” e sulla rivista brasiliana “Rascunho”. Un suo racconto è stato inserito nell’antologia Bloggirls (Mondadori, 2009). Lo scorso marzo è uscito per Einaudi Stile Libero Dove finisce Roma, il suo primo romanzo, finalista ai premi Flaiano, Kihlgner, Rapallo Carige, Massarosa, Zerilli Marimò, Asti d’Appello, vincitore del premio Cesare Angelini, dell’Università di Pavia, per la sezione giovani dedicata a Maria Corti.

Nostalgie della terra di Mauro Tetti, Italo Svevo

“Glauco, vecchio pescatore, e Maddalena, con il corpo tatuato di mappe, sono morti tanto tempo fa, o forse non sono mai esistiti. Eppure la loro presenza è ingombrante, perché custodiscono segreti che risuonano ancora nella Sardegna a cui Mauro Tetti dà voce. Una Sardegna piena di storie e leggende, dove ogni isola rappresenta una tappa verso un tesoro misterioso. Ed è proprio per cercare questo tesoro che il protagonista senza nome, dopo aver lasciato il Villaggio Pescatori di Giorgino in cui è nato, si mette in viaggio, insieme alla sua strana ciurma. Lo guidano dei diari che ha ereditato e il fascino del mare. Nostalgie della terra è un romanzo di sogni e avventure, che accompagna il lettore in una sorta di etnografia fantastica di isola in isola, complici una lingua primordiale e visionaria e un immaginario che ricorda quello omerico.”

Mauro Tetti nasce nel 1986 a Oristano. Impara subito a far levitare gli uccelli, ma questo non importa a nessuno. Nel 2010 vince il primo premio di drammaturgia Francesco Masala. Nello stesso anno firma un contratto con Riverrun Teatro di Cagliari. La compagnia teatrale porta in scena il monologo Adynaton interpretato da Andrea Atzori e con la regia di Fausto Siddi. Nel 2013 vince il premio Gramsci con la raccolta di racconti intitolata Bestiario. Alcuni suoi racconti si possono trovare sulle riviste Inchiostro e Flanerì. Esordisce nel 2016 con "A pietre rovesciate" per Tunué. Nel 2021 pubblica "Nostalgie della terra", Italo Svevo Edizioni.

Grafica di ©Matteo Piras
Grafica di ©Matteo Piras

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