Unione Europea, pace e sicurezza nel mondo multipolare

Un partecipato dibattito a Sassari il 10 novembre 2023.

È ancora possibile praticare una politica per la pace? E che finisca l’eclissi della ragione e la corsa al riarmo? Quale bussola strategica deve darsi la sinistra?

Alla vigilia dell’elezione del nuovo Parlamento europeo, desta frustrazione la gravissima insufficienza dell’Unione Europea nel mobilitare i notevoli mezzi e risorse di cui dispone per agire nell’area euromediterranea teatro di vere e proprie guerre aperte.  È possibile un nuovo ruolo per l’Unione europea?

Su questi temi la Fondazione Enrico Berlinguer ha aperto un ciclo di pubblici dibatti che mette a confronto studiosi, esponenti politici e cittadini e cittadine interessati.

Si è iniziato a Cagliari con la discussione degli scritti e degli interventi di politica internazionale di Enrico Berlinguer, la cui raccolta è stata recentemente pubblicata, con relazioni di Maria Del Zompo, Achille Occhetto e del cardinale Arrigo Miglio. La lezione di Enrico Berlinguer per la battaglia per la pace, il superamento dei blocchi, il disarmo e la cooperazione e contro le cosiddette “zone d’influenza” che soffocano i diritti dei popoli è perfettamente attuale.

Si è proseguito a Sassari, con una riflessione sul possibile ruolo dell’Unione europea per la pace e la sicurezza di tutti, nel mondo multipolare e nell’area euromediterranea.

Il dibattito coordinato da Salvatore Cherchi, presidente della Fondazione Enrico Berlinguer e da Alessandra Casu, docente universitaria, è stato introdotto da Omar Chessa, costituzionalista, Alfredo D’Attorre, docente di filosofia del diritto e Carlo Spagnolo, docente di storia contemporanea. Gli interventi nel dibattito sono stati numerosi. Fra questi Lavinia Rosa, Associazione Ponti non Muri, Silvio Lai, deputato, Ettore Licheri, senatore.

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