Si discute di Europa a casa di Emilio Lussu
Sabato prossimo, il 23 luglio, alle 21:30, nel cortile del Museo Emilio e Joyce Lussu, in Via Lussu ad Armungia, l’Associazione culturale l’Alambicco organizza la presentazione di un bel libro “ L’Europa al bivio” curato da Salvatore Cherchi e Gian Giacomo Ortu, con il coordinamento e l’interlocuzione con gli autori condotta da Luciano Marroccu, storico guspinese, docente di Storia contemporanea all’Università degli Studi di Cagliari allievo di Paolo Spriano e Giuliano Procacci, scrittore e fondatore, assieme ad altri, del Festival di Gavoi – L’isola delle storie.
I curatori del prezioso volume “L’Europa al bivio”, edito da IsolaPalma l’anno scorso, son due valenti autonomisti, federalisti ed europeisti. Da una parte Gian Giacomo Ortu, già professore ordinario di Storia moderna dell'Università di Cagliari, che ha insegnato nelle facoltà di Scienze Politiche e di Architettura, tenenuto corsi di Storia dell'Europa, di Storia dell'economia e di Analitica storica dei luoghi con all’attivo molteplici ed apprezzate pubblicazioni e dall’altro Salvatore Cherchi, politico di qualità, parlamentare per cinque legislature con il Pci e poi i Ds, illuminato sindaco di Carbonia e presidente della Provincia del Sulcis Iglesiente fino alla sua soppressione, ha pubblicato diversi testi tutti di rilievo politico e culturale. Attualmente è presidente della Fondazione Enrico Berlinguer.
Il processo di costruzione dell’Unione europea, in atto da quasi settant’anni, per vie ora lineari ora tortuose, è stato e resta quanto mai difficile. Mai tanto, però, da far temere una sua interruzione: per la forza ideale di un progetto, quello del che l’aveva genialmente intuito come necessario per la conservazione della pace, per un benessere diffuso, per la formazione su scala transnazionale dei diritti sociali civili. Più recentemente, l’uscita dall’Unione del Regno Unito e l’emergere su scala nazionale di tendenze sovraniste sembravano aver inferto un duro colpo all’unione economica (benché ormai irreversibile) e alla prospettiva di uno Stato federale europeo.
Ecco, però, che proprio nel momento più difficile nell’infuriare del COVID-19, che sembrava poter lacerare il tessuto faticosamente costruito della solidarietà nell’Unione europea, questa ha attinto la forza nel profondo delle sue ragioni di esistenza, per mettere in campo quel Next Generation EU che, oltre a offrire la possibilità materiale di un New Deal economico, potrebbe anche imprimere una nuova accelerazione alla costruzione politica europea.
Nell’orizzonte di queste aspettative positive, i contributi raccolti in questo volume non mancano, tuttavia, di evidenziare i problemi le contraddizioni che il progetto europeista devo ancora superare. Il volume è stato pubblicato prima della guerra di aggressione della Russia all’Ucraina. Il sostegno dato all’Unione europea al popolo ucraino si alimenta dei valori di pace e di libertà propri del Manifesto di Ventotene. La guerra in corso rende sempre più evidente la necessità dell’’Unione politica dell’Europa.