La cultura italiana negli anni di Enrico Berlinguer

di Tore Cherchi.

L’anno del centenario della nascita di Enrico Berlinguer sarà concluso a Cagliari con un programma di convegni e seminari raccolti sotto il titolo “La cultura italiana negli anni di Enrico Berlinguer”.

L’obiettivo dell’iniziativa è discutere le idee e le relazioni del leader comunista con la cultura e le sue espressioni nel periodo in cui si sviluppa la sua leadership e cioè gli anni Settanta ed i primi degli Ottanta del secolo scorso.

Gli anni Settanta furono segnati da una serie ininterrotta di sconvolgimenti drammatici per l’Italia sia a causa della crisi dell’economia globale che per l’instabilità politica. Le crisi energetiche furono causa di recessione economica dopo molti anni di crescita. Un intenso processo inflattivo e l’avvio dell’indebitamento pubblico caratterizzarono il decennio da un punto di vista economico. Furono gli anni in cui si dispiegò la potenza di fuoco del terrorismo fino agli attacchi al cuore dello Stato con l’assassinio di Aldo Moro, che rese vana la strategia del Compromesso storico di Enrico Berlinguer. Furono gli anni delle politiche di Ostpolitik del cancellerie tedesco Willy Brandt, della caduta dei regimi fascisti nella penisola iberica e dell’eurocomunismo del Pci. Ma anche gli anni in cui si instaurano nuovi regimi sanguinari in America Latina, con Augusto Pinochet in Cile e con Jorge Rafael Videla in Argentina.

Negli anni Ottanta vengono a compimento epocali modificazioni degli assetti internazionali scaturiti dalla fine della Seconda guerra mondiale. Si concludono i trent’anni gloriosi di ascesa dello stato sociale e dei diritti del mondo del lavoro e si ha la contestuale ascesa del neoliberismo sino alla sua affermazione come pensiero e prassi politiche egemoni nel campo occidentale. Lo sviluppo tecnologico alimenta il passaggio verso la società post-industriale. Emerge un pensiero nuovo sui modelli di sviluppo che alla critica sulle negative conseguenze sociali accompagna la critica sull’insostenibilità ambientale e sul consumo di risorse non rinnovabili. La rivoluzione femminile conosce un nuovo sviluppo.

Le questioni basilari del programma organizzato dalla Fondazione Enrico Berlinguer sono essenzialmente due: la riflessione su quegli anni e che cosa resti di attuale nel tempo presente, questioni distinte certamente e però in stretto rapporto tra di loro.

Il programma è articolato in tre sessioni scaglionate in tre pomeriggi e organizzate in modo da riservare ai partecipanti congruo spazio alla discussione dopo le relazioni.

Si inizia  giovedì  24 novembre alle 16:30 con Le idee e la politica di Enrico Berlinguer, sessione focalizzata su una visione d’insieme del pensiero e della prassi politica del leader comunista che, dopo il saluto del presidente della Fondazione Enrico Berlinguer, Salvatore Cherchi e del presidente regionale di Legacoop Claudio Atzori, sarà moderata da Maria Del Zompo e Gianluca Scroccu con gli interventi di Silvio Pons, Berlinguer, il socialismo realizzato e la sinistra europea; Anna Tonelli, Berlinguer e il partito di "combattenti, organizzatori, educatori”; Vittorio Pelligra, Scuola, merito e lavoro. Un'idea oltre l'ideologia e Roberto Battiston, Berlinguer e i nuovi orizzonti della tecnologia.

Si prosegue il 1° Dicembre alle16:30 con un focus su Le arti e la letteratura negli anni di Enrico Berlinguer. Dopo il saluto di Angela Testone per la Fondazione Enrico Berlinguer e di  Giacomo Spissu presidente della Fondazione di Sardegna, l’incontro sarà moderato da Salvatore Mereu e Ignazio Macchiarella con la presentazione degli esiti dei laboratori da parte degli studenti della Facoltà di Studi Umanistici su: La lingua di Enrico Berlinguer (a cura di Rita Fresu), Stefania Lucamante parlerà de La letteratura; David Bruni del Cinema; Roberta Ferraresi del Teatro; Ignazio Macchiarella della Musica e Pamela Ladogana delle Arti visive.

Infine, martedì 13 Dicembre alle 16:30, si tienel’ultima sessione: Enrico Berlinguer, la scienza e la tecnica. Dopo il saluto di Gianni Piras presidente del CdA della Fondazione Enrico Berlinguer e di Samuele Piddiu della CGIL, terranno i discorsi introduttivi Francesco Mola e Antonello Cabras. Seguirà una tavola rotonda moderata da Susy Ronchi che vedrà dialogare con il pubblico Elisabetta Cerbai, Micaela Morelli e Maria Del Zompo. Dopo la discussione sarà presentato il documentario “Enrico Berlinguer: l’ultimo viaggio in Sardegna” (work in progress) realizzato da studenti e studentesse della Facoltà di Studi umanistici di Cagliari (a cura di Diego Cavallotti, Antioco Floris, Andrea Lotta, Marco Lutzu).

Il programma si avvale del contributo essenziale dell’Università degli Studi di Cagliari. Fra i molteplici contributi si segnala quello della Facoltà di Studi Umanistici che ha offerto il contributo scientifico di numerosi suoi docenti e ha coinvolto studenti e studentesse in un lavoro di studi e approfondimenti su molteplici campi i cui esiti saranno presentati nel corso della seconda e terza giornata. La Fondazione Enrico Berlinguer, riconoscente dell’apporto dell’Università degli Studi di Cagliari, ringrazia il suo Rettore che interverrà nella terza giornata.

Al programma della prima e terza giornata contribuiscono studiosi della Scuola Superiore Normale di Pisa, delle Università degli Studi di Urbino e di Trento.

La terza giornata, dedicata alla scienza e alla tecnica, è caratterizzata oltre che dal tema, spesso trascurato nel dibattito pubblico sui leaders politici, dalla partecipazione di donne eminenti scienziate nel campo medico.

All’ideazione e concreta organizzazione del programma ha dato un apporto essenziale il Comitato scientifico della Fondazione Enrico Berlinguer.

Il programma è sostenuto dalla Fondazione di Sardegna, dal sindacato CGIL e dalla Lega delle Cooperative. 

La presidenza della Fondazione Enrico Berlinguer esprime il proprio ringraziamento a tutti i soggetti che in vario modo hanno contribuito.

Gli incontri si svolgeranno tutti nella sede della Fondazione di Sardegna, Cagliari, Via San Salvatore da Horta, 2, nei giorni 24 novembre, 1°dicembre, 13 dicembre, con inizio alle 16:30.

Spread the love

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *