Giuseppe Berti: giovani, borghesi, rivoluzionari
Protagonista della puntata è Giuseppe Berti. Come altre già viste nelle puntate precedenti, la sua figura sarà centrale per il partito comunista negli anni del governo fascista – quando sarà un uomo di fiducia di Mosca- sino al secondo dopoguerra, quando perderà terreno all’interno del partito, mantenendo però un posto in Parlamento e affermandosi come studioso. La puntata si sofferma però, principalmente, sul suo percorso tra il 1918, quando si iscrive alla federazione giovanile socialista, e il congresso di Livorno del 1921. L’ascesa di Berti, nato nel 1901, è rapidissima: giovane borghese di buona famiglia napoletana, iscritto a Giurisprudenza, nel dopoguerra è in Sicilia dove assiste ai movimenti per la terra e all’occupazione dei latifondi. La sua adesione alla causa comunista matura in questo contesto: attraverso alcuni suoi scritti giornalistici di quegli anni, la puntata ricostruisce il pensiero di un militante che crede che la causa rivoluzionaria possa trovare terreno anche tra i giovani borghesi come lui, e non solo tra i proletari. Berti, allora seguace di Amadeo Bordiga, nei mesi che precedono il congresso di Livorno lavora alacremente perché la Federazione giovanile del partito aderisca alla mozione comunista. Obiettivo, questo, che sarà raggiunto in pieno. Anche a coronamento di questi sforzi, il 29 gennaio 1921 un Berti neanche ventenne sarebbe stato eletto segretario della Federazione giovanile del Partito comunista d’Italia.
Il podcast “A costruire un mondo nuovo. Giovani comunisti verso Livorno (e verso Mosca)”.ricostruisce e racconta i percorsi di viaggio verso Livorno, ma anche i percorsi di vita e politici, di alcuni dei giovani protagonisti del momento fondativo del Partito comunista d’Italia avvenuto con il congresso svoltosi al teatro San Marco di Livorno nel 1921. Questo podcast è stato prodotto nell’ambito di un progetto della Fondazione Enrico Berlinguer in partenariato con la Fondazione Casa Museo Antonio Gramsci di Ghilarza e il Centro Servizi Culturali (CSC) di Carbonia della Società Umanitaria, con il contributo della Presidenza del Consiglio dei ministri, Struttura di missione anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali ed internazionali.
La direzione scientifica dell’intero progetto è di Luciano Marrocu, storico dell’età contemporanea. I testi sono stati elaborati dagli storici dell’età contemporanea Valeria Deplano, Luciano Marrocu e Alessandro Pes. Serena Schiffini ha curato la regia e il coordinamento della produzione. Le voci sono di Elio Turno Arthemalle, Michela Atzeni e Leonardo Tomasi. La realizzazione è di Quarantacinque Audiolibri & Doppiaggio di Michela Atzeni. La grafica è di Gabriele Calvisi.