Ieri sera, 8 marzo, abbiamo potuto ammirare Venere

di Gian Nicola Cabizza.

Si presentava spettacolare con una sottilissima falce, ultimi giorni prima della congiunzione col sole. Poi la nostra attenzione si è spostata su Giove e su una delle sue lune in particolare: Europa. Europa, la principessa fenicia rapita da Giove e trascinata verso occidente (ereb in fenicio). Suo fratello Cadmo la cercherà su tutte le terre conosciute, poi si fermerà a occidente della Fenicia, in Grecia, dove fonderà la città di Tebe.

La corsa di Cadmo rappresenta lo spostamento continuo dei fenici verso occidente, ereb, dove fonderanno città che amiamo: Nora, Sulky, Tarros, Olbia, poi Alalia in Corsica, e ancora Massalia (Marsiglia) fino a Cadice verso occidente, ereb che poi diventerà Europa. Quell’Europa che scriverà le pagine della straordinaria cultura greco-romana, che perderà per ritrovarle, salve, nelle biblioteche dell’Islam in Spagna, un Islam illuminato, lo stesso che riceverà San Francesco nel pieno di una crociata e che ci restituisce il patrimonio greco romano perduto da cui l’Europa rinasce.

Un’Europa che si ostina a restare unita, ormai depositaria della democrazia, della tolleranza, dell’internazionalismo, del rispetto del diritto internazionale. Teniamocela cara e rafforziamola, perché questo secolo che stiamo vivendo, come ha scritto Cercas, potrà essere il secolo dell’Europa, figlia di una principessa fenicia.

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I luoghi e le parole di Enrico Berlinguer

a cura di Alessandro d’Onofrio, Alexander Höbel e Gregorio Sorgonà

1 febbraio - 19 marzo 2025

Una mostra ideata dall’Associazione Enrico Berlinguer di Roma con la Fondazione Gramsci e il Cespe. Organizzata in Sardegna dalla Fondazione Enrico Berlinguer, realizzata con il contributo della RAS - Regione Autonoma della Sardegna, il sostegno del Comune di Sassari e della Fondazione di Sardegna, con il patrocinio dell’Università degli studi di Sassari, con la gestione del Museo Nivola.