Quella carezza a Silvia
di Marco Sini
Ma quello che resta più impresso nella mia memoria è quella sua carezza a mia figlia Silvia. Il ricordo di Enrico Berlinguer in occasione del centenario della sua nascita.
Ricordo Enrico Berlinguer durante la sua ultima visita in Sardegna nel gennaio del 1984, alcuni mesi prima della sua scomparsa. Il 15 gennaio era domenica e una grande manifestazione a Cagliari accompagnò la visita del segretario del PCI che tenne un comizio dal palco allestito sulle scale del bastione di Saint Remy.
Il mio ricordo di quel giorno e di Enrico è sempre vivo!
Ero collocato ai piedi della scalinata con mia figlia Silvia, aveva allora 8 anni, e così, al termine del comizio, potei salutare di persona Enrico appena sceso dal palco. Dal sorriso e dal ciao che aveva accompagnato nel passaggio la sua stretta di mano, avevo capito che mi aveva riconosciuto avendolo già incontrato in altre occasioni.
Qualche anno prima all’aeroporto insieme a Licio Atzeni, Giovanni Ruggeri, Carlo Boi e altri, “in accompagnamento”, per una sua ripartenza da Cagliari; in un’altra occasione a Reggio Calabria, fine anni ‘70 alla Conferenza meridionale del PCI, quando con Giovanni Ruggeri e altri della delegazione di Cagliari ci siamo avvicinati a salutarlo in un intervallo dei lavori e, ai primi del 1983, a Botteghe Oscure in una riunione nazionale dei comunisti del Consiglio Generale della CGIL alla quale aveva partecipato con Gerardo Chiaromonte.
Ma quello che resta in me più impresso nella memoria di quell’incontro è che dopo la stretta di mano ha allungato il braccio per fare una carezza a mia figlia Silvia, che avevo sulle spalle a cavallino. Mia figlia aveva come copricapo un basco rosso elegante e indossava un cappottino blu scuro e una sciarpa rossa. Lui la salutò con un - sei in rossoblù del Cagliari…-.
Il giorno della sua morte, l’11 giugno di quell’anno, avevo aspettato alla fermata del pullman l’arrivo di mia figlia, che era andata con la baby sitter del mio figlio minore Maurizio a prenderlo alla scuola materna. Appena scese dal pullman, era l’una e mezzo circa, Silvia, che aveva sempre il ricordo di quella carezza di Berlinguer di cui si vantava con le cugine e con le compagne di classe,scese in lacrime: l’autista dell’ACT aveva sentito alla radio che Berlinguer era morto e lo aveva comunicato ai viaggiatori.
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Marco Sini, monserratino, è stato dirigente della CGIL sarda; direttore di Legacoop Sardegna; consigliere comunale e sindaco di Monserrato, vice-presidente dell’ANCI Sardegna; presidente dell’ANPI per la provincia di Cagliari. È nel consiglio di amministrazione della Fondazione Casa Museo Antonio Gramsci di Ghilarza.